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IL METODO BABYLON

Al giorno d’oggi la conoscenza di una o più lingue straniere è una competenza necessaria per muoversi, viaggiare o semplicemente tenersi aggiornati. In effetti, indicare sul curriculum “conoscenza a livello scolastico”, o "buona conoscenza" spesso non è sufficiente per affermarsi in un mercato del lavoro agguerrito come quello odierno. I vantaggi che derivano dal conoscere più lingue sono molteplici e noti a tutti. Ma il metodo tradizionale a cui siamo abituati dai tempi della scuola rende l’apprendimento ancora più lungo e complicato, mettendo seriamente a rischio la nostra motivazione. Da questa constatazione nasce il nostro metodo laboratoriale.

NON PUÒ ESSERCI APPRENDIMENTO SENZA EMOZIONI

 

Chi non ricorda la paura prima delle interrogazioni, delle verifiche e degli esami? Perché ricordiamo ancora così bene quell’insegnante che abbiamo tanto odiato, o tanto amato? Quanti altri insegnanti invece, pur preparatissimi, non “ci comunicavano nulla”?  La risposta a queste riflessioni risiede nelle emozioni: il cervello riesce a memorizzare più facilmente le informazioni legate a sensazioni ed emozioni forti.

 

Come far entrare le emozioni in classe e migliorare l’esperienza formativa linguistica?

Educare, dal latino educěre, significa «trarre fuori», «tirar fuori ciò che sta dentro». Alla base dell'educazione di qualsiasi disciplina, scolastica e non, l'etimologia di questa parola dovrebbe sempre ricordarci che da un discente bisogna saper estrarre qualcosa, non solo introdurre. In italiano si parla di “Istruzione”; in inglese si chiama “education”. Un segno che, forse, i problemi della didattica tradizionale partono dall’origine stessa del termine??

 

Ma torniamo alle emozioni. Anche “Emozione” deriva dal latino, dal verbo “emovere”, che significa “scuoterre, smuovere”. 

Un’emozione è pertanto un’impressione viva, un turbamento di uno stato emotivo di quiete ed equilibrio. Nel lessico psicologico “emozione” indica una reazione affettiva intensa accompagnata anche da reazioni fisiche e psichiche.

 

Vogliamo quindi provare a combinare insieme educazione/didattica ed emozioni?

 

LA DIDATTICA EMOTIVA …

 

Le emozioni influenzano profondamente il nostro apprendimento, la nostra attenzione e la nostra memoria. Il processo di apprendimento, e in questa sede ci riferiamo a quello linguistico in particolare, può suscitare negli studenti stati emotivi anche molto diversi tra loro, come gioia, orgoglio, soddisfazione, ma anche frustrazione, ansia, paura o indifferenza. 

Gli educatori, i formatori, i compagni, la famiglia, il materiale didattico e l’ambiente di apprendimento sono tutti stimoli che influenzano la dimensione emotiva degli studenti.

L’insegnante di lingua deve rendere vivo il suo insegnamento, coinvolgendo emotivamente I propri allievi ed applicando i temi linguistici astratti (come la grammatica o il lessico) agli interessi, ai bisogni e progetti reali dei propri studenti. 

 

Crediamo fortemente nella necessità di creare le condizioni nelle quali gli alunni si sentano a loro agio ad usare la lingua straniera ed a partecipare attivamente alla didattica, correndo il rischio di sbagliare.

 

Babylon Lingue da sempre pone le emozioni al centro delle proprie attività didattiche e non. Qualche esempio? Oltre al clima che si respira in tutti i nostri corsi, dai un’occhiata alle tantissime iniziative pensate per vivere e condividere le lingue straniere al di fuori dell’ora di lezione: gli incontri a tema, i corsi di cucina, l’English Club, e i piccoli e grandi eventi che continuamente ospitiamo nelle nostre sedi di Rovigo e Monselice

 

Vogliamo essere un punto di riferimento per chi vuole imparare o migliorare una lingua straniera, ma riteniamo che non lo potremmo essere senza trasmettere a chi ci viene a trovare la passione, la volontà e, in una parola, le emozioni che mettiamo in tutto ciò che proponiamo. 

 

 … CON UN OCCHIO RIVOLTO AL FUTURO

 

Le emozioni che uno studente prova oggi nell’approcciarsi a una lingua straniera sono certamente diverse rispetto a solo qualche anno fa, così come gli strumenti a disposizione dei docenti e dei formatori sono in continua evoluzione.

 

Dopo l’esperienza del Covid, tutti, chi più chi meno, ci siamo confrontanti con “l’online”, e probabilmente molti di noi ancora lo fanno, per lavoro o per diletto. A Babylon non amiamo molto la didattica online. Preferiamo trasmettere emozioni, ed “educěre”, in presenza, condividendo una tazza di the e salutandoci con una stretta di mano. Nessuna pretesa di verità, sia chiaro, ma la nostra scelta didattica è questa, e per nulla casuale ma frutto di anni di esperienza, valutazioni e considerazioni. 

 

Un aspetto che sta caratterizzando la didattica degli ultimi anni deve però essere preso in considerazione: la digitalizzazione della didattica stessa, in particolar modo per quanto concerne i materiali e i supporti da utilizzare per consolidamento e potenziamento linguistico. Il digitale - rigorosamente in presenza - dà la possibilità di mantenere un contatto costante con lo studente, di monitorare i suoi progressi e soprattutto fornisce spunti e materiali originali in quantità e qualità superiore rispetto al libro di testo (pur utile, sia chiaro).

 

In quest’ottica, non deve e non dovrà spaventare l’intelligenza artificiale che, se utilizzata nel modo e nella misura corretta, come tutte le cose potrà apportare molti benefici.

APPROCCIO E METODO

Approccio comunicativo e metodo naturale di Krashen: il nostro metodo laboratoriale, tra emozioni e digitale.


Il metodo laboratoriale che abbiamo creato e che proponiamo a Babylon è diametralmente opposto rispetto alla tradizione formalistica e strutturalistica dei decenni (e secoli) passati in Italia, e consiste essenzialmente in questo: nella visualizzazione, elaborazione e nella sperimentazione diretta di situazioni comunicative reali. Grazie alla partecipazione attiva dei corsisti, l’obiettivo è quello di creare in ognuno un’emozione capace di fissare nella mente le fondamentali competenze comunicative legate alla situazione specifica. Lo spunto glottodidattico è fornito dal metodo naturale di Stephen Krashen, neurolinguista californiano, e può essere sintetizzato nel modo seguente:​

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Metodo e approccio Babylon Lingue

La ruota delle emozioni di Plutchik - per saperne di più, leggi qui

Per altri approfondimenti, si veda:

 

  • Krashen, Stephen D.; Terrell, Tracy D. (1983). The natural approach: Language acquisition in the classroom (PDF). New York: Prentice-Hall.

  • Krashen, Stephen D. (1982): Principles and Practice in Second Language Acquisition (PDF). Oxford: Pergamon.

  • Krashen, Stephen D. (2003): Explorations in Language Acquisition and Use (PDF), Portsmouth: NH: Heinemann.

  • P. E. Balboni: Le sfide di Babele. Insegnare le lingue nelle società complesse, Torino, UTET, 2015

BABYLON di Zambon Riccardo

Via Parenzo 9 - Rovigo

CF: ZMBRCR78E25H620S

P. Iva 01524880299

BABYLON LAB di Belella Elisa

Via Parenzo 9 - Rovigo

CF: BLL LSE 78T58 H620A

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Gloria Andolfo

Via Vetta 20 - Monselice

C.F. NDLGLR90E52D442L

P. Iva 05112220289

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