Babylon Lingue Straniere

2 lug 20192 min

Come dev'essere un buon insegnante di lingue?

Per molte persone interessate a frequentare un #corso di #lingueavere l’insegnante madrelingua” è un elemento essenziale, la cui mancanza, sempre secondo l’opinione comune, inficia il percorso di apprendimento. Ma è davvero così fondamentale avere un insegnante madrelingua? La risposta, semplicemente, è: No! Per diverse ragioni.

Conoscenza Interna e Conoscenza Esterna della Lingua

Prendiamo come esempio la lingua inglese. Al mondo ormai l’inglese è parlato da circa due miliardi di persone, delle quali soltanto un quarto circa parla la lingua di Shakespeare già dalla culla. Se il calcolo statistico non inganna, quindi, nella vita avrete una possibilità su quattro di trovarvi a parlare inglese con un madrelingua, a meno che non siate nel cuore delle Midlands inglesi o su un paesino delle Rocky Mountains in Colorado: in tali casi le probabilità di trovarvi a parlare con dei native speaker aumentano sensibilmente.

Per parlare del secondo punto cruciale, vorrei partire dall’italiano. Da madrelingua italiani, sareste in grado di spiegare a uno straniero le ragioni per cui è giusto dire: “Penso che sia” anziché: “Penso che è”? Oppure perché il plurale di provincia è “province” e non “provincie”? Molto probabilmente no, così come la maggior parte, o forse la quasi totalità, delle persone che conoscete. Ciò non significa che non siate in grado di esprimervi correttamente in italiano, ma semplicemente la vostra è una conoscenza “interna” della lingua, in quanto ne avete interiorizzato inconsapevolmente i meccanismi. Ben diversa è una conoscenza “esterna”, la quale permette di riflettere sui parametri di una determinata lingua e di essere in grado di spiegarli a chi non la conosce.

Lo stesso, quindi, accade con l’inglese: non è detto che un madrelingua sia in grado di spiegare le differenze di vocabolario e pronuncia o le regole sintattiche e di spelling. Molto semplicemente, è spesso naturale dire una cosa in un certo modo perché così la si è imparata fin dall’infanzia. Gli elementi imprescindibili per fare di un insegnante (di madrelingua o non) un buon insegnante sono altri, e ve li presentiamo.

Quattro Caratteristiche Chiave Per un Buon Insegnante

Detto questo, non vogliamo certo dire che gli insegnanti non madrelingua siano meglio dei madrelingua. La realtà è che ci sono buoni insegnanti e cattivi insegnanti, di inglese, di italiano, di matematica o di qualsiasi materia. A separare tra le due categorie vi sono essenzialmente quattro fattori:

1) conoscenza approfondita della materia e competenze in ambito glottodidattico e pedagogico;

2) disponibilità dell’insegnante ad aggiornarsi e a migliorarsi costantemente: nessuna materia è ‘immutabile’. Men che meno le lingue, che si evolvono ogni giorno all’interno della società nelle quali esse sono parlate;

3) il bagaglio di esperienze professionali ed eventuali qualifiche e certificazioni acquisite dall’insegnante;

4) è l’elemento più importante e riguarda il “senso di missione” dell’insegnante.

Insegnare è una vocazione dietro alla quale pulsa il desiderio di contribuire alla formazione e alla crescita di altre persone che si stanno sinceramente sforzando nell’apprendimento di una materia…

A #Babylon troverete sia insegnanti italiani che insegnanti di madrelingua #Inglese, #Francese, #Tedesca, #Russa e #Spagnola. Tutti accomunati dai quattro punti fondamentali per essere un buon insegnante: competenti, disponibiliti, qualificati e fortemente motivati. Venite a conoscerli nelle sedi di #Rovigo e di #Monselice.

Fonte: John Dewey, pedagogista statunitense.

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